Star Wars: Gli Ultimi Jedi (2017)

STELLE ROSSE

Alzi la mano chi ha pensato, almeno una volta, che Il Risveglio della Forza non fosse una sorta di “remake” di Una Nuova Speranza. Bene, ci siamo tutti. Ora alzi la mano chi ha avuto l’impressione, dal trailer, che Gli Ultimi Jedi fosse una sorta di “remake” de L’Impero Colpisce Ancora. Ok, ci siamo proprio tutti allora. Finalmente posso dirvi che Gli Ultimi Jedi NON E’ il remake de L’Impero Colpisce Ancora. Ora tirate un sospiro di sollievo. Ragazzi, la svolta è (finalmente) arrivata. Il regista Rian Johnson è riuscito a costruire un secondo film, nuovo, originale e oscuro. Si parte da dove Abrams ci aveva lasciato e Johnson sinceramente ci mette un pò a carburare, ma l’attesa vale il prezzo del biglietto. Il regista prende in mano la saga e, con un pizzico di coraggio e incoscienza, la destruttura, la plasma, la ripulisce, costruendo una strada per un nuovo inizio. La rivoluzione è questa; socchiudere qualche porta del passato e spalancarne di nuove. Sia chiaro, stiamo parlando di Star Wars, quindi non mancano le solite spade laser, battaglie spaziali, atti eroici, etc etc., ma l’operazione ha un sapore diverso, quasi innovativo. Un percorso che riesce a dare un senso persino a Il Risveglio della Forza, come se il film di Abrams servisse da “materiale introduttivo”. In tutto questo, il cast delle “nuove leve” funziona egregiamente. Appensantiti da “demoni” interiori, Rey & co. riescono a creare una bella e funzionale interazione con il pubblico. Discorso a parte, invece, meritano le “vecchie” leve: il ritrovato Mark Hamill/Luke e la principessa Leia/Carrie Fisher sono il filo, sempre più sottile, che lega il “vecchio” al “nuovo”, riuscendo a creare una connessione fisica ed emozionale con tutti noi. Altro dettaglio molto interessante è la presenza del colore rosso, che Johnson utilizza come un vero e proprio “protagonista astratto”. In conclusione, Star Wars: Gli Ultimi Jedi è un vero punto di svolta per tutta la saga, capace di rinnovare un franchise in maniera intelligente e coraggiosa. A questo punto aspettiamo il gran finale previsto per il 2019 e diretto ancora una volta da J.J.Abrams. Speriamo che J.J. prenda ripetizioni da Rian Johnson.

trash
“una durata eccessiva (2h e 30min)”

cult
“protagonisti convincenti ed un’attenta regia di Rian Johnson”

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