Morto Stalin, se ne fa un altro (2018)

TEATRINO DEL POTERE E DELL’IDIOZIA

Mamma mia che 2018 !!! Dopo il meraviglioso Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, arriva un nuovo film destinato a diventare un cult assoluto. Il regista italo-scozzese Armando Iannucci ci regala un gioiello di comicità dark che prende in giro il potere, quello vero, quello spietato, quello senza regole. Ovvero, il comunismo!! Tratto da una graphic novel di Fabien Nury e Thierry Robin, Morto Stalin, Se Ne Fa Un Altro, ci racconta i giorni dopo la morte del leader russo Stalin e della “guerra” interna tra i suoi fedelissimi per la successione al potere. Può risultare difficile ridere di una dittatura così feroce come quella stalinista, ma la bravura di Iannucci (e del suo cast) sta nel costruire dei siparietti comici formidabili nonostante l’orrore in sottofondo. L’idea geniale (e provocatoria) è la decostruzione in perfetti idioti di tutti i collaboratori storici di Stalin (Khrushchev, Malenkov, Beria, Molotov), veri imbecilli costretti ad affrontare una situazione che cambierà tutto. Con dialoghi spumeggianti e surreali, Iannucci compone un cast da applausi: Steve Buscemi, Jeffrey Tambor, Michael Palin, Jason Isaacs, Simon Russell Beale. Un ensemble incredibile di attori perfettamente calati nei ruoli. Omaggiando i tempi comici dei Monty Python, il regista ci regala alcune scene destinate ad entrare nell’Olimpo della comicità (lo sequenza del ritrovamento del cadavere di Stalin è da standing ovation). Morto Stalin, Se Ne Fa Un Altro è un film importante, intelligente, feroce, divertente, provocatorio, imperdibile. Straordinario !!!

trash
“la reale dittatura stalinista”

cult
“i meravigliosi dialoghi e il cast formidabile”

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