Flatliners – Linea Mortale (2017)

MORTACCI

Ditemi voi com’è possibile non incazzarsi davanti a film come Flatliners – Linea Mortale. E pensare che i presupposti per costruire un buon sequel/remake c’erano tutti: Alla base, un film cult anni 90 molto intrigante, un regista interessante (Niels Arden Oplev, regista del primo Uomini che Odiano le donne), un giovane sceneggiatore che ha già scritto cose interessanti (Ben Ripley, suo lo script di Source Code di Duncan Jones), un cast giovane e attraente (Ellen Page, Diego Luna e Nina Dobrev). In realtà le cose sono andate diversamente. Il film originale, Linea Mortale di Joel Schumacher, è un buon prodotto che rivedi senza mai stancarti. Sarà per l’ottimo cast (Kiefer Sutherland, Kevin Bacon, Julia Roberts), sarà che l’idea di partenza è veramente ottima, sarà che Schumacher girà il tutto come se fosse un thriller gotico, ma il macabro gioco funziona alla grande. Tutto quello che questo film non è. Il nuovo Flatliners è uno scialbo thriller/horror pseudo fantascientifico, che strizza l’occhio all’horror giovanile dei primi anni 2000 e non aggiunge niente di nuovo al genere. Anzi, addirittura fa di peggio. Niels Arden Oplev dirige talmente male che il cast risulta fastidioso, finto e insopportabile, mentre le idee migliori provengono dal film originale. L’ambientazione gotica messa in scena da Schumacher, viene sostituita da un look hi-tech sterile e senza senso, mentre le “visioni” dell’aldilà sono assurde e prive di logica. Un film che verrà dimenticato alla svelta e che andrà direttamente nella lista dei remake più brutti di sempre.

trash
“meglio non sparare sulla croce rossa”

cult
“riguardatevi il film di Joel Schumacher, please”

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