L’INGANNO
C’è una certa atmosfera nella prima parte di Serenity che sicuramente non lascia indifferenti. Vuoi la location tropicale, vuoi Matthew McConaughey ubriaco, vuoi Anne Hathaway biondona, ma la prima parte del film funziona. Steven Knight inizia a costruire il suo thriller con una certa intelligenza e in qualche modo vuoi sapere come andrà a finire. Poi a metà film, tutto crolla. Letteralmente. Non voglio fare spoiler in questa (breve) recensione, ma sappiate che questo Serenity si candida prepotentemente ad essere uno dei film più imbarazzanti dell’anno. E stupisce il fatto che dietro a questa baracconata ci sia Steven Kinght, grande sceneggiatore e regista del bellissimo Locke. Se lo scopo della pellicola è quello di stravolgere lo spettatore, beh, diciamo che ci riesce, ma nel peggiore dei modi. La voglia di depistare lo spettatore in tutti i modi prende il sopravvento, e i ridicoli colpi di scena risultano senza senso e senza un filo logico. Persino Matthew McConaughey e Anne Hathaway sono completamente fuori parte. Vabbè, meglio lasciar perdere va. Serenity è un pasticcio completo e indifendibile. Fine della recensione.
trash
“Serenity – L’Isola dell’Inganno”
cult
“lo splendido mare dei Caraibi”