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Scelta come moglie del Re d’Inghilterra, Carlott Scelta come moglie del Re d’Inghilterra, Carlotta dovrà scontrarsi con la sua nuova vita da Regina e con un amore intenso ma complicato.

Le relazioni pericolose. Quando l’amore, la pazienza e la determinazione riescono a salvare un regno. Passato e presente della Regina Carlotta che lotta per amore contro protocolli reali, suocere frustrate, medici pazzoidi, figli scapestrati, giorni pari, giorni dispari e altri casini di corte. Torna Bridgerton ma con uno spin-off. Shonda Rhimes, leggenda delle serie TV americane, analizza il regno “misto” di Re Giorgio III e del suo Grande Esperimento, atto a portare nobili di colore a corte. Piacevole e scorrevole. Buon ritmo e cast azzeccato. Le solite donne “agguerrite” della Rhimes e le sue sottotrame amorose fanno il resto. Anche se non siete fan della serie originale (come il sottoscritto), dategli una possibilità. Niente di memorabile, ma sicuramente non annoia.

#QueenCharlotte #ShondaRimes #Netflix #Bridgerton #trashcult #trashcultdotcom
Un adolescente che vive nella clinica psichiatrica Un adolescente che vive nella clinica psichiatrica dove lavora la madre, decide di fuggire con una giovane paziente schizofrenica. 

L’innocenza del diavolo. Fuga dal mondo degli adulti. Due ragazzi che vivono un viaggio di sola andata guidati dall’amore, immersi in una natura verde speranza macchiata di rosso. Ma la follia segnerà per sempre le loro vite. Fabrice Du Welz torna ad indagare la malattia mentale e le conseguenze dell’amore (dopo i disturbanti “Calvaire” e “Alleluia”). Tra la favola, il racconto di formazione e l’horror dell’anima, Du Welz ci accompagna in un sogno/incubo rarefatto e ipnotico. Bravissimi i due protagonisti, ma gli occhi magnetici (angelici?) di Fantine Harduin tormenteranno le vostre notti. Meglio aver amato e ucciso che non aver amato mai. Magnifico.

#Adoration #Adorazione #FabriceDuWelz #trashcult #trashcultdotcom
Un gruppo di sconosciuti si risveglia improvvisame Un gruppo di sconosciuti si risveglia improvvisamente in un enorme labirinto composto da stanze a forma di cubo.

Cube game. Sconosciuti all’interno di uno schema. Obiettivo (forse), trovare l’uscita (se esiste). Vivi però. L’importante è rimanere uniti finché la natura umana non prenda il sopravvento. Piccolo grande cult sci-fi diretto da Vincenzo Natali. Budget minimo, numeri primi, stanze colorate e trappole mortali di ogni tipo. La soluzione al rebus è una sola. Non impazzire. Più facile a dirsi che a farsi. 90 minuti mozzafiato come non se ne fanno più. Forse l’uscita è solo nella nostra mente. Iniziate a contare. Splendido.

#Cube #VincenzoNatali #sabatocult #trahcult #trashcultdotcom
Roma, anni 70. Una famiglia borghese, un matrimoni Roma, anni 70. Una famiglia borghese, un matrimonio ormai alla fine e una incontenibile voglia di libertà.

Raffaella canta a casa mia. Una famiglia come tutte le altre. La voglia di vivere in piena libertà contro le “regole” non scritte nell’Italia di ieri (e forse anche di oggi). Il viaggio "da un'altra galassia" per scoprire se stessi. La famiglia del Mulino Bianco esiste solo in tv. Emanuele Crialese ci racconta sottovoce la sua infanzia, il suo cambiamento, i suoi colori e tutto quello che c’è intorno. Il varietà televisivo che è entrato nella nostra vita (e l’ha cambiata). Penelope Cruz, mamma ribelle “almodovariana” e splendida sosia della Carrà. Crialese fa pace con il passato. E anche noi.

#LImmensità #EmanueleCrialese #PenelopeCruz #trashcult #trashcultdotcom
Dopo il rientro dalle vacanze estive, alcune perso Dopo il rientro dalle vacanze estive, alcune persone fanno i conti con la propria vita.

Ne riparliamo a settembre. Mese/stato d’animo che risveglia la nostra voglia di cambiare dopo la “pausa” estiva. La giovane regista Giulia Steigerwalt racconta la vita attraverso un gruppo di persone “difettate” in una Roma di periferia. Mogli trascurate, medici solitari, prostitute innamorate e ragazzine cresciute. Tutti in attesa di capirci qualcosa. Un girotondo delicato e leggero, che ci accarezza con ironia e semplicità come il tiepido sole settembrino. Cast assolutamente perfetto e sceneggiatura calibratissima. Ode a chi ha capito tutto. E se ancora non avete capito il vostro posto nel mondo, state tranquilli. Un giorno lo capirete.

#Settembre #trashcult #trashcultdotcom
Italia, fine anni 60. Lo scrittore e filosofo Aldo Italia, fine anni 60. Lo scrittore e filosofo Aldo Braibanti viene accusato di plagio a causa della sua omosessualità. Un giornalista proverà a scuotere l’opinione pubblica.

Cicale e formiche. L’Italia bigotta e l’Italia che prova a cambiarla. Un filosofo che viene accusato di essere “invertito”. Un paese che vive nel passato. Un giornalista che guarda al futuro. Dopo il gigante caduto di Hammamet, Gianni Amelio racconta un’altra storia italiana fatta di vittime e carnefici, amore e odio, cultura e ignoranza. Storia importante e necessaria, un po’ ingessata la prima parte, più coinvolgente la seconda. Amelio si riconferma osservatore attento e (volutamente) distaccato. Lo Cascio e Germano (bravissimi) ce la mettono tutta. L’Italietta di ieri e l’Italietta di oggi. Forse dovremmo imparare dalle formiche.

#IlSignoreDelleFormiche #GianniAmelio #trashcult #trashcultdotcom
Doveroso doppio Sabato Cult per celebrare la saga Doveroso doppio Sabato Cult per celebrare la saga indonesiana di Gareth Evans, entrata di diritto nella storia del cinema action e non solo.

THE RAID - REDENZIONE di Gareth Evans, 2011

Un gruppo di poliziotti, un enorme grattacielo, una trappola mortale. 

Sempre più in alto, sempre più botte. Gareth Evans ci dimostra che non serve una trama articolata per incantare. Serve un ritmo vertiginoso, un team di stuntman disposti a menare di brutto (e a farsi male) e un condominio. Iko Uwais è il protagonista di una giostra verticale violentissima, mozzafiato e snervante, dove la bravura registica di Evans gestisce con grazia acrobatiche coreografie di morte come in un sadico videogame. Chi arriva in cima, vince tutto. Se riuscite ad arrivarci con le vostre gambe. Epocale.

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THE RAID 2 - BERANDAL di Gareth Evans, 2014

L’unico poliziotto sopravvissuto del primo film viene reclutato per una missione sotto copertura nei vertici della mafia di Giacarta.

The Raid elevato al cubo. Gareth Evans sposta l’azione ed espande storia e ritmo. Non più il “claustrofobico” grattacielo, ma lo spazio esterno di Giacarta. Più combattimenti, più azione (c’è un inseguimento in auto che da sola vale più di tutta la saga di Fast & Furious), più nemici, più botte e una storia più strutturata e complessa. Evans si riconferma autore importante per la nostra stimolazione di tutti i 5 sensi. E la perfezione “action” è quasi raggiunta. Da vedere, rivedere e ammirare come un quadro di Caravaggio macchiato di sangue. Meraviglioso.

#TheRaid #TheRaid2 #GarethEvans #IkoUwais #sabatocult #trahcult #trashcultdotcom
Salve trashcult. Modalità “weekend piovoso” a Salve trashcult. Modalità “weekend piovoso” attivata. Se decide di accettare la missione, il divano + letto + Tv sono già operativi. Se lei o uno della sua squadra venisse catturato o ucciso, sarebbe perfetto. Questo messaggio si autodistruggerà lunedì mattina. Buona fortuna.

#weekend #trashcult #Zora #trashcultdotcom
Una nave che trasporta dei detenuti nasconde un te Una nave che trasporta dei detenuti nasconde un terribile e mortale segreto.

Non c’è tempo per (non) sanguinare. Una nave, alcuni poliziotti, alcuni detenuti, un mostro. Uomini contro non-uomini. Macelleria coreana poco raffinata che unisce action, horror e sci-fi. C’è da divertirsi se siete dei sadici, ma manca una storia, manca un protagonista, mancano dei personaggi e manca un senso. Rimane un’esagerata e delirante pioggia di carne e sangue che fa quello che deve fare, ma si ferma in superficie. E riesce addirittura a sprecare un villain fichissimo. E l’odore marcio del sangue prende il posto del profumo di cult. Eh niente. Peccato.

#ProjectWolfHunting #trashcult #trashcultdotcom
Il capo della polizia uccide la sua amante e disse Il capo della polizia uccide la sua amante e dissemina la casa di prove per sfidare la legge.

La legge (non) è uguale per tutti. Lo Stato che sfida lo Stato. La legge che sfida la legge. Prima di raccontare i dolori della classe operaia e i dolori della Democrazia Cristiana, Elio Petri ci racconta l’Italia “potente” e “giusta” di ieri, oggi e domani, dove la classe medio-alta gioca indisturbata al di sopra di ogni sospetto. Gian Maria Volontè diventa uno straordinario (e amaro) ritratto di un paese arrogante, violento e fragile. Colonna sonora leggendaria di Ennio Morricone. Finale meravigliosamente psicologico e sospeso. Niente è cambiato e niente cambierà. Capolavoro assoluto.

#IndagineSuUnCittadinoAlDiSopraDiOgniSospetto  #ElioPetri #gianmariavolontè #FlorindaBolkan #trashcult #trashcultdotcom
Per salvare Rocket, i Guardiani dovranno affrontar Per salvare Rocket, i Guardiani dovranno affrontare un nemico che metterà alla prova il gruppo per sempre.

La galassia del dott. Gunn. La creazione di un mondo (apparentemente) perfetto e una squadra di freaks che di perfetto ha ben poco. La sofferenza non crea vendetta, ma forza e coraggio. Il canto del cigno dei Guardiani della Galassia tra body horror, Troma, violenza sugli animali, azione, canzoni, humor e amicizia. Rocket diventa il veicolo emotivo della vicenda e la sua origin story è un cazzotto diretto nello stomaco. Ma è anche una divertentissima (e bellissima) storia di una famiglia fuori dagli schemi che si aiuta nel momento del bisogno (in questa terza avventura, più che mai). James Gunn a briglie sciolte, salva la Marvel per l’ultima volta regalandoci un capitolo finale intenso, eccessivo, scatenato, colorato e doloroso. Da non perdere. Ciao Guardiani.

#GuardianiDellaGalassiaVol3 #GuardiansOfTheGalaxyVol3 #JamesGunn #MarvelStudios #trashcult #trashcultdotcom
La giovane Wendy e i suoi fratelli partiranno per La giovane Wendy e i suoi fratelli partiranno per un viaggio verso l’Isola che non c’è insieme a Peter Pan

The Green Pan. Eterni ragazzini che non vogliono crescere. Ex ragazzini cresciuti che hanno capito cosa significa crescere. Vendetta contro senso di colpa. Ancora Peter Pan. Sì, ancora. David Lowery, dal cinema indie (The Green Knight, A Ghost Story) torna in casa Disney. Purtroppo niente di nuovo o memorabile. Bello il Capitan Uncino di Jude Law. Terribili i nuovi Peter Pan e Wendy. Imbarazzanti Campanellino e Giglio Tigrato. Lowery prova a salvare la baracca, ma lo stile non salva il contenuto. Forse la Disney doveva lasciare Lowery libero di fare Lowery. Forse, però, è il meno peggio dei live-action Disney.

#PeterPanAndWendy #DisneyPlus #JudeLaw #trash cult #trashcultdotcom
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