Respirate e pieni polmoni*****************************************VERMIGLIO di Mauro Delpero (2024)Seconda Guerra Mondiale, ultimo anno. Nella località di Vermiglio, una famiglia vive una vita tranquilla fino all’arrivo di un soldato disertore.La quinta stagione. Vita, famiglia, natura. Tutto regolare, tutto scandito dal tempo e dallo spazio. Fino a quando la vita decide di prendere un’altra strada. Splendido racconto popolare di Maura Delpero che ci racconta una favola “umana” di rara potenza e bellezza. Tra fratelli e sorelle, Olmi e Bertolucci, Vivaldi e Chopin, scuola e lavoro, amore che vieni e amore che vai, la Delpero lascia che sia la natura a dare un ritmo e un senso all’esistenza. E quando il mondo sembra aver ritrovato la pace, in realtà è solo l’inizio di un’altra guerra, più intima ma non meno dolorosa che solo il tempo può guarire. Respirate a pieni polmoni.#Vermiglio #MauraDelpero #trashcult #trashcultdotcom www.trashcult.com
È il film con la più alta probabilità di litigare del momento..*****************************************NOSFERATU di Robert Eggers (2025)La connessione tra una giovane ragazza e un vampiro porterà le tenebre e l’oscurità in tutta la Germania.Connessioni carnali (non) oltre gli oceani del tempo. Il male che dilaga fuori e dentro di noi pur di appagare il corpo, perchè l’anima (e la mente) è persa per sempre. Dopo streghe, fari e vichinghi, Eggers ci parla di vampiri (o meglio DEL vampiro). Progetto suicida a metà strada tra l’omaggio e la reinterpretazione. Eggers mette in scena tutta la sua bravura dietro la macchina da presa e ci mostra l’oscurità, le tenebre e l’orrore. Niente amore, niente romanticismo. Qui la carne puzza di putrefazione e i corpi si uniscono (e si dimenano) con violenza. Lily-Rose Depp, brava con smorfie alla esorcista, regge benissimo il film. Bill Skarsgård, Nosferatu marcio, baffone e arrapato, funziona più nella penombra. Tutto il resto del cast è ok (applauso a Nicholas Hoult e a quello che ha fatto Kraven). Qualche lungaggine di troppo e qualche esagerazione di troppo (il tema della possessione, anche meno dai), ma c’è tutta la classe (e l’intelligenza) di un autore che sa quello che fa. Nel bene e nel Male (rigorosamente con la M maiuscola). Avercene.#Nosferatu #RobertEggers #LilyRoseDepp #trashcult #trashcultdotcom www.trashcult.com
La Jolie nel ruolo della vita? Forse si.*****************************************MARIA di Pablo Larraín (2025)Gli ultimi giorni di Maria Callas, rinchiusa nella sua casa di Parigi assieme ai suoi domestici.E lucevan le stelle. Ricordi, farmaci, voce, morte e ascensione della divina Maria Callas, distrutta dall’amore e in attesa del suo ultimo respiro. Con lei, due semplici domestici/amici che cercano in tutti i modi di tenerla in vita. Terzo biopic femminile di Pablo Larraín che chiude il cerchio aperto con Jackie (non a caso) passando per Lady D. Larrain racconta il decadente canto del cigno di una donna senza musica e senza amore, che vaga per Parigi tra allucinazioni, fantasmi, sogni infranti e pastiglie. Qualche lungaggine di troppo e a volte la durata si fa sentire, ma con momenti di purissimo cinema. Angelina Jolie, meravigliosa Non-Callas, magra, vissuta e da applausi. Da non perdere.#Maria #MariaCallas #AngelinaJolie #PabloLarraín #trashcult #trashcultdotcom www.trashcult.com
Piccola sorpresa di fine anno che abbiamo visto in super anteprima (il film uscirà in Italia a marzo)*****************************************HERETIC di Scott Beck e Bryan Woods (2024)Due ragazze mormone fanno visita per portare la loro dottrina. Un gentile padrone di una casa inizierà un sadico gioco psicologico che metterà in discussione la loro fede.La Torre di Guardia. In cosa crediamo? Qual’è la differenza tra credente e scettico? Ma soprattutto, meglio Monopoli o gli scacchi? Thriller/horror psico-teologico “da tavola” che mette alla prova atei, fedeli, eretici e altri credenti misti. Tra torte di mirtilli, candele profumate, farfalle, profeti, case labirintiche, porte colorate e teorie di morte/resurrezione, il malato gioco “di parole” procede spedito incollando lo spettatore alla poltrona. Prima parte, quasi un trattato di anti-catechismo. Seconda parte più verso David Fincher (e con qualche tocco di Sam Raimi). Ma il trio di attori, capitanati da un Hugh Grant in stato di grazia, è la ciliegina sulla torta di questo gioiellino imperfetto, intelligente e da mozzare il fiato. E se la domenica mattina qualcuno suonerà il vostro campanello per parlarvi della fine del mondo, mi raccomando siate gentili con lui. Ma non troppo.#Heretic #HughGrant #trashcult #trashcultdotcom www.trashcult.com
American Gladiator*****************************************LOVE LIES BLEEDING di Rose Glass (2024)Una ragazza che lavora in una palestra incontra una aspirante body builder e si innamorano. Entreranno in un vortice di passione, sangue e morte.Pain and gain. Città di frontiera anni 80 divise tra armi e palestra, inseguendo il Sogno Americano. All’intero, donne che amano donne senza gonne, ma con muscoli, pistole e steroidi. Rose Glass, dall’amore per Dio (Santa Maud, recuperatelo), all’amore per il corpo e il sangue (ma qui Cristo non c’entra). Il corpo come strumento di ossessione/passione, rabbia e morte. La famiglia come simbolo del disagio sociale. Thriller pulp/romantico/noir grottesco, lurido e al limite del trash, ma la Glass riesce sempre a stupire, scena dopo scena. E il finale è da applausi. Kristen Stewart, magrolina (e bravissima) innamorata e non-palestrata. Katy O’ Brian, meravigliosa e fragile She-Hulk. Ed Harris, vecchio gangster/padre con capelli al vento. Alla fine, quello che rimane è il deserto stellato e il nulla cosmico. Piccolo grande film da non perdere.#LoveLiesBleeding #RoseGlass #trashcult #trashcultdotcom www.trashcult.com
UNA NOTTE A NEW YORK di Christy Hall (2024)Una corsa in taxi si trasforma in una conversazione profonda sulle relazioni importanti della vita.Una Notte a New York va dalle parti del miglior cinema parlato di Woody Allen ma senza l’elemento apertamente comico, ed echeggia altri lavori che hanno saputo trasformare New York in un microcosmo in cui tutti si possono rispecchiare. La mente corre all’inarrivabile Taxi Driver di Scorsese, ma qui non c’è violenza. Tutto è semplice, lineare, quotidiano, in questo piccolo film gioiello di scrittura e di equilibrio. I misteri della ragazza senza nome interpretata dalla Johnson vengono pian piano “bucati” dall’uomo che la ossessiona con messaggi sporchi e allusivi sul suo smartphone, con richieste di foto esplicite, e dalla crescente intimità con Clark, un tassista che porta la passeggera fra le strade della città e dell’esistenza, con una sfida a chi sorprende l’altro con le proprie piccole-grandi rivelazioni. Una Notte a New York è un film di interpretazione, un vero gioiellino che brilla grazie all’intensità e al magnetismo dei due protagonisti e soprattutto degli attori che li interpretano: Sean Penn nei panni del ruvido ma empatico tassista Clark e Dakota Johnson, ragazza ammaccata alla ricerca ancora di una sua dimensione nel mondo. I protagonisti si fronteggiano in un dialogo a volte morbido, altre colte teso e serrato, dando un gran peso ai silenzi e agli sguardi. Sean Penn disegna un personaggio che sembra all’inizio scontato, messo lì solo a stimolare le confessioni della ragazza e invece riesce a dargli tante sfumature diverse e a renderlo, alla fine, quasi più uno sgangherato angelo custode che un casuale confessore. Non potete perderlo !
Una Notte a New York - trashcult
Una corsa in taxi si trasforma in una conversazione profonda sulle relazioni importanti della vita.