Love Lies Bleeding

LOVE LIES BLEEDING di Rose Glass (2024)

Una ragazza che lavora in una palestra incontra una aspirante body builder e si innamorano. Entreranno in un vortice di passione, sangue e morte.

Pain and gain. Città di frontiera anni 80 divise tra armi e palestra, inseguendo il Sogno Americano. All’intero, donne che amano donne senza gonne, ma con muscoli, pistole e steroidi. Rose Glass, dall’amore per Dio (Santa Maud, recuperatelo), all’amore per il corpo e il sangue (ma qui Cristo non c’entra). Il corpo come strumento di ossessione/passione, rabbia e morte. La famiglia come simbolo del disagio sociale. Thriller pulp/romantico/noir grottesco, lurido e al limite del trash, ma la Glass riesce sempre a stupire, scena dopo scena. E il finale è da applausi. Kristen Stewart, magrolina (e bravissima) innamorata e non-palestrata. Katy O’ Brian, meravigliosa e fragile She-Hulk. Ed Harris, vecchio gangster/padre con capelli al vento. Alla fine, quello che rimane è il deserto stellato e il nulla cosmico. Piccolo grande film da non perdere.