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Thunderbolts*

THUNDERBOLTS* di Jake Schreier (2025)

Un gruppo di assassini disadattati dovrà unirsi per sconfiggere un formidabile nemico e affrontare se stessi.

Unobravo. Villain con super problemi che diventano eroi (per caso) con super problemi. Occorre però un analista per sconfiggere l’ombra della depressione e del dolore represso. O forse serve solo un bel respiro profondo. E si riparte. La Marvel in (auto)analisi dopo gli ultimi (un po’ troppi) flop partorisce questo film/terapia su un gruppo di disadattati che ha solo bisogno di compagnia. E l’analisi porta i suoi frutti. Sicuramente non perfetto, ma “Thunderboltsasterisco” tratta un tema importante (le malattie mentali) in un contesto “commerciale”, unendo l’irriverenza e la fragilità dei Guardiani della Galassia. Affiatatissimo il nuovo team capitanato da una bravissima Florence Pugh che prova a salvare prima se stesso poi il mondo. Vedremo se la Marvel ha veramente sconfitto la sua ombra (ne riparliamo a luglio), ma intanto i “Thunderbolts(senza)asterisco” sono un ottimo punto di fine/inizio.