Il Terzo Tempo (2013)

SPECIALE VENEZIA 70

In esclusiva per i lettori di trashcult, la recensione del film Il Terzo Tempo di Enrico Maria Artale, presentato nella sezione Orizzonti alla 70° Mostra del Cinema di Venezia. Diciamolo subito: occorre dare fiducia ai giovani registi italiani che debuttano sul grande schermo, specialmente in un evento così importante come Venezia. Questo film, infatti, merita attenzione per diverse ragioni:
– la storia del film e’ molto semplice (va bene, forse un po’ troppo semplice, per non dire scontata), ma non ha buchi o imperfezioni gravi e scorre via che e’ un piacere. La vicenda di Samuel che esce dal carcere giovanile e che arriva a far parte di una squadra di rugby e’ molto coinvolgente
– la regia di Artale e’ molto efficace, specialmente in 2 punti: i primi allenamenti di Samuel e la partita finale sulle note della sinfonia 7 di Beethoven
– il cast è composto da giovani attori emergenti (ad eccezione di Stefania Rocca e un cameo di Pier Giorgio Bellocchio), tutti molto bravi, perfettamente calati nella parte. Mi fermo qui. Potrei aprire altri 10 punti (minimo) riguardo i difetti del film, ma non lo faccio. Voglio soffermarmi solo sulle cose migliori che ho visto perché quando vedi un film per giovani fatto da giovani con freschezza e voglia di fare, allora devi solo parlarne bene.

trash
“la banale scena dei due protagonisti che fanno l’amore nel bosco”

cult
“la partita finale sulle note di Beethoven”

logotrailer

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *