One Piece Gold (2016)

UN MANGA TUTTO D’ORO

Se un’amica di trashcult ti scrive proponendo una sua recensione ci sono 2 motivi per cui questo spazio non glielo si può negare: il primo che è una ragazza (dicono anche molto carina), il secondo che leggendo la sua recensione ci siamo sentiti presi per mano e accompagnati dentro questo capolavoro di Hiroaki Miyamoto quindi… stasera ci mettiamo dall’altra parte e ci spariamo la recensione di Letizia !!!

One Piece Gold, film d’animazione ambientato nell’universo dell’anime One Piece, e avente per protagonisti i pirati della ciurma di Rubber Cappello di Paglia (nome doppiaggio italiano del protagonista) o per meglio dire Luffy (nome originario della versione nipponica e col quale sarà chiamato all’interno del film). Temporalmente la vicenda si colloca in un momento non definito post sconfitta di Doflamingo, antagonista della saga di Dressrosa. La nostra ciurma approda sulla sfavillante e sfarzosa Grantesoro, una nave di una lunghezza di 10.000 metri che ospita al suo interno una vera e propria città-casinò completamente d’oro, e votata all’intrattenimento dei sui abitanti nonché degli avventurieri di passaggio, tramite i più svariati giochi d’azzardo. Essendo stato dichiarato territorio indipendente dal Governo Mondiale, Grantesoro dà il benvenuto al contempo ai peggiori criminali degli oceani nonché alla Marina militare e agli odiati Draghi Celesti; le sole regole definite dalla città sono il divieto di furto e il divertirsi scommettendo le somme di denaro prestate, divertendo a propria volta e intrattenendo il pubblico. I nostri protagonisti, attratti dalla possibilità di incrementare in svariati e apparentemente facili modi il denaro da trasportare a bordo della Thousand Sunny, si immergono nelle dinamiche del gioco di azzardo e della stessa Gran Tesoro. Tuttavia, come si suol dire, non è sempre tutto oro quello che luccica. La storia mantiene nel suo complesso le caratteristiche che contraddistinguono l’anime, ovvero utilizzo di gag comiche legate alla caratterizzazione del personaggio, analisi del background e della psicologia nonché passato dei personaggi, dinamicità e ritmo della storia, trama articolata e ben studiata, intensità dei combattimenti che fino alla fine tengono la suspence dello spettatore sull’esito, il tutto condito da colpi di scena che si susseguono fino alla fine della pellicola. Un aspetto che apprezzo sempre dell’anime e che si ritrova anche nel film, è il focus anche sulla caratterizzazione dell’antagonista, il Sig. Gild Tesoro, sadico e avido ma del quale lo spettatore carpisce la sua iniziale umanità tramite l’utilizzo di flashback, grazie ai quali prova quasi compassione per il personaggio. Un altro punto apprezzato consiste nel doppiaggio, in quanto la scelta è stata quella di adeguare i nomi giapponesi dei protagonisti e di mantenere al contempo i doppiatori della versione italiana dell’anime, ai quali i fan del genere (me compresa) sono tutti affezionati, pur seguendo attualmente l’anime in lingua originale sottotitolato. L’unica nota negativa da evidenziare consiste nella mancata spiegazione della dinamica di alcuni passaggi, fondamentali tra l’altro per la risoluzione del conflitto finale. Ciò è dovuto alla condensazione di quello che possiamo considerare un vero e proprio arco temporale (il film presenta infatti tutti gli elementi che caratterizzano una saga di One Piece) in una pellicola di due ore, creando in questo modo alcune lacune e gap inerenti allo svolgimento di alcuni passaggi. Nel suo complesso è comunque un film molto divertente e dinamico, che consiglio a tutti i fan dell’anime e del manga. Da vedere per passare un pomeriggio lasciandosi coinvolgere ancora una volta dalla spumeggiante briosità che questo anime regala.

trash
“la mancata spiegazione della dinamica di alcuni passaggi”

cult
“il sadico e avido Sig. Gild Tesoro e la meravigliosa colonna sonora”

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