Aquarius (2016)

SAMBA PRO SONIA

Brasile, giorni nostri. Clara, ultima inquilina di uno stabile soprannominato Aquarius, rifiuta di vendere il proprio appartamento all’impresa di costruzioni che intende demolirlo per costruire un nuovo edificio al suo posto. Siamo sempre più convinti che nella botte piccola c’è sempre il vino buono. L’ennesima dimostrazione arriva dal Brasile con questo piccolo (ma in realtà enorme) gioiello Aquarius. Lontano anni luce dal fragore assordante dei blockbuster americani, Aquarius ci immerge in un Brasile di oggi, ancorato al passato, ma costretto a fare i conti con un futuro complicato e aggressivo. La “guerra” di Clara è la dimostrazione che occorre combattere con tutti i mezzi a disposizione per non cancellare la memoria di un popolo che ha nel suo passato la vera anima brasileira. Il regista ci mostra, con splendide pennellate d’autore (il comò, la parte iniziale, le vecchie foto, i dischi in vinile) che la tradizione brasiliana è più forte del presente ed è necessaria a costruire (forse) un futuro migliore. Ma il film è soprattutto Sonia Braga. La straordinaria attrice illumina ogni scena con la sua incredibile presenza, facendoci emozionare, ridere, commuovere e anche divertire. La sua Clara è pura forza della natura, costretta a combattere prima contro il cancro, poi contro tutti, senza mai abbandonare la sua dignità di donna. Un film meraviglioso, carico di vita, musica, dolore, nostalgia. Splendido.

trash
“assente”

cult
“Sonia Braga e la bellissima colonna sonora”

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