HAMBURGER IN PARADISO
C’era molta attesa per il primo film americano del nostro Paolo Virzì, uno dei pochi autori italiani che non delude mai. Ovosodo, Tutta la Vita Davanti, Tutti i Santi Giorni, Il Capitale Umano, La Pazza Gioia, sono solo alcuni titoli della sua splendida filmografia. Questa volta il progetto era molto ambizioso: una produzione italo-americana, un romanzo di partenza bellissimo (The Leisure Seeker di Michael Zadoorian) che racconta una storia d’amore sulla vecchiaia e sulla malattia e due interpreti straordinari (Helen Mirren e Donald Sutherland). Il problema è che l’ingranaggio costruito da Virzì non funziona come dovrebbe. La storia di Ella e John, doveva essere un racconto di addio, delicato e poetico, di due persone che stanno finendo i loro giorni terreni. In realtà Virzì appiattisce tutto gestendo male il materiale a disposizione e, cosa ben più grave, non riesce a valorizzare al 100% i due interpreti. Il racconto gira costantemente a vuoto, incastrando situazioni poco credibili e addirittura forzate, che rischiano seriamente di ridicolizzare l’opera. Chiariamoci, la coppia Mirren/Sutherland è fenomenale, ma nulla può contro la messa in scena del regista toscano. Per non parlare poi del finale, banale e scontato, che sancisce definitivamente il risultato artistico. Se volete trovare un film che racconta la malattia e la vecchiaia in maniera esemplare, riguardatevi i primi 10 minuti di Up della Pixar. Lì, c’è tutto quello che Virzì fatica a trovare in quasi 2 ore di film. Peccato !!!
trash
“la regia scontata di Virzì e una sceneggiatura poco incisiva”
cult
“la coppia Helen Mirren / Donald Sutherland”