I, Tonya (2018)

GHIACCIO BOLLENTE

Tonya Harding è stata una delle sportive più controverse di tutti i tempi; ex pattinatrice sul ghiaccio (è stata la numero 1 al mondo) e talento sprecato, coinvolta in uno degli scandali più famosi degli anni 90. Era impossibile non dedicarle una pellicola. La vita, privata e sportiva, di Tonya, è stata condizionata da diversi fattori: poca istruzione, una madre insensibile e dittatrice, un marito violento. Il regista Craig Gillespie e l’attrice/produttrice Margot Robbie, ricostruiscono la sua parabola in maniera grottesca, creando un’atmosfera 90’s accattivante. Gillespie ci stordisce con un montaggio energico, cinepresa sempre in movimento e tanto black humor. E il risultato finale è veramente stupefacente. A metà strada tra il cinema di Martin Scorsese e quello dei fratelli Coen, I,Tonya è un freak show elettrizzante e politicamente scorretto, dove il sogno americano viene fatto letteralmente a pezzi. La Tonya di Margot Robbie (straordinaria prova d’attrice) è una volgarotta campagnola con un grande talento che viene sciupato da personaggi disonesti e approfittatori: la perfida madre Lavona (una Allison Janney da Oscar) è una psicopatica senz’anima, mentre il marito Jeff (un bravissimo Sebastian Stan) è un violento e vendicativo manager. Una storia tanto bizzarra, quanto tremendamente vera che si conclude con un finale ancora più bizzarro. In conclusione, I,Tonya è uno dei biopic più divertenti e politicamente scorretti degli ultimi anni, capace di regalare due interpretazioni assolutamente da Oscar. Spumeggiante.

trash
“assente”

cult
“le straordinarie interpretazioni di Margot Robbie e Alison Janney”

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