Mission: Impossible Fallout (2018)

LUNGA VITA A RE TOM

Quando arriverò all’età 56 anni, voglio essere come Tom Cruise. Sarà dura, ma ci provo. Il perchè potete già immaginarlo, ma voglio dirvelo lo stesso. Tom Cruise è veramente l’Imperatore del cinema action. Lasciate perdere Dwayne Johnson, lasciate perdere Jason Statham, lasciate perdere Vin Diesel. Tom, con Mission: Impossible – Fallout, raggiunge la completa perfezione nel cinema action, costruendo scene talmente complesse e spericolate che in confronto la saga di Fast & Furious sembra una gara di Micro Machines. Lo avevamo lasciato attaccato ad un aereo nell’incipit di Rogue Nation, lo ritroviamo in questo Fallout che si lancia con il paracadute, guida elicotteri, salta come una cavalletta, corre come un pazzo, fa a cazzotti. Cruise è l’anima di una saga che migliora ad ogni film, gestendo perfettamente non solo i momenti d’azione, ma anche i personaggi secondari (anche se è sbagliato parlare di personaggi secondari) e le emozioni. Il regista Christopher McQuarrie (che torna dietro la macchina da presa dopo Rogue Nation) è forse il regista che ha saputo valorizzare maggiormente il franchise, cercando un equilibrio sempre più raffinato tra azione ed emozione. Ottimo tutto il resto del cast, a cominciare dalle “vecchie” conoscenze (Simon Pegg e Ving Rhames sempre una garanzia, mentre Rebecca Ferguson è incantevole), ma la vera sorpresa della pellicola è un massiccio Henry Canvill, agente baffuto spaccaossa assolutamente incredibile (la storia dei baffi ormai la sanno tutti, quindi non sto a ripeterla). Se vogliamo fare i pignoli e trovare un punto debole, allora possiamo criticare qualche dialogo un po’ assurdo e un intreccio narrativo che a volte si fa fatica a seguire, ma è veramente poca cosa rispetto all’impressionante risultato generale. Sicuramente il miglior blockbuster dell’estate. Lunga vita al Re TOM !!!

trash
“Dwayne Johnson, Jason Statham, Vin Diesel”

cult
“Tom Cruise”

logotrailer