Shadow of the Cloud

SHADOW OF THE CLOUD di Roseanne Liang, 2022

Seconda Guerra Mondiale. Una giovane ufficiale di bordo viene imbarcata su un Boeing B 17 per trasportare una misteriosa valigia. Durante il volo si accorgerà di una presenza.

Donne e motori, gremlins e dolori. Guerra Mondiale. Alleati contri giapponesi, uomini contro donne, donne contro mostri. L’importante è sparare al vero nemico. Se sei donna, hai più possibilità di sopravvivere però. Velocissimo B-movie al femminile e ad alta quota con musica anni 80 “alla Carpenter”. Parte benissimo (claustrofobico e tesissimo), finisce nella solita caciara assurda e al limite del trash. Chloë Grace Moretz ce la mette tutta (il suo personaggio merita l’Ethan Hunt Award), Roseanne Liang in cabina di regia prova a fare “l’Alfonso Cuaron della situazione” (solo nella prima parte però). Il look del mostro è un incrocio (pessimo) tra un topo, un pipistrello e una scimmia (vabbè). I maschi sono solo pezzi di carne da macello. Nient’altro da dichiarare. Questa volta è guerra (per il nostro cervello). Alcuni si potranno anche divertire però.