La meravigliosa storia di Henry Sugar

LA MERAVIGLIOSA STORIA DI HENRY SUGAR di Wes Anderson, 2023

Premessa. Non amo particolarmente Wes Anderson. Bellissimi alcuni suoi film (I Tenenbaum, Mr. Fox, L’Isola dei cani), ma per tutti gli altri ho delle riserve. Detto questo, non ancora visto Asteroid City e non so se andrò a vederlo. Penso sinceramente che Anderson sia rimasto “incastrato” in uno stile sicuramente riconoscibile, ma che sicuramente inizia a stancare e a risultare un po’ “eccessivo”, soprattutto per un lungometraggio. Almeno per il sottoscritto. Ecco perché, forse, non andrò a vedere Asteroid City. Però ho visto La Meravigliosa Storia di Henry Sugar che Anderson ha tratto ancora una volta da Roal Dahl (produce Netflix). Primo punto a favore, la durata. Il film è un mediometraggio (e forse è la durata perfetta per un Anderson movie). Secondo punto a favore, il cast. Ricchissimo, famosissimo e gustosissimo. Terzo e ultimo punto a favore, il teatro. Tra siparietti, scenografie cartonate e lunghi monologhi, Anderson ci porta in una sorta di teatrino artigianale bizzarro e sofisticato. Forse è proprio questa la vera dimensione per questo tipo di “stile”. Breve, artigianale e teatrale. Non sarà niente di meraviglioso, ma la storia di Henry Sugar, in questa confezione, trova un suo senso.