Detroit (2017)

FRATELLI NELLA NOTTE

La Rabbia. Se il nuovo film di Kathryn Bigelow avesse un sottotitolo sarebbe sicuramente questo. Detroit è ambientato durante i 4 giorni di rivolta nel luglio 1967, dove la città venne letteralmente messa a ferro e fuoco. Il film ci racconta, con una struttura narrativa divisa in tre atti, le notti infernali di questa città, e in particolare, del fatto avvenuto nel Motel Algiers dove alcuni poliziotti torturarono i presenti e uccisero tre ragazzi di colore. A 8 anni dall’Oscar di The Hurt Locker e a 5 dal bellissimo Zero Dark Thirty, Kathryn Bigelow torna dietro la macchina da presa per raccontare una storia di rabbia, sangue e violenza. Con il suo caratteristico stile nevrotico al limite del documentaristico, la regista ci trasporta letteralmente indietro nel tempo, realizzando uno straordinario lavoro di ricostruzione storica molto dettagliata, senza dimenticare la tensione “thriller”. Sì, perchè se la prima parte serve per introdurre la vicenda (molto interessante il prologo animato), la seconda diventa una specie di torture-porn ansiogeno e registicamente mozzafiato. Aiutato da un gruppo di autori quasi sconosciuti ma tutti perfettamente in parte, Kathryn Bigelow non risparmia niente e assesta un paio di cazzotti allo stomaco che non dimenticheremo facilmente. Peccato che nell’ultima parte, il ritmo non riesce ad essere sempre all’altezza. Il film rimane comunque uno spettacolo incredibile, crudo e intenso, dove la nostra mente e il nostro corpo verranno messi a dura prova.

trash
“una terza parte un po’ rallentata”

cult
“la regia “rabbiosa” di Kathryn Bigelow”

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