Ocean’s 8 (2018)

8 DONNE E UNA COLLANA

In principio fu Frank Sinatra e Dean Martin (Colpo Grosso, 1960), poi arrivarono George Clooney e Brad Pitt (diretti da Steven Soderbergh) per ben 3 film (Ocean’s Eleven, Ocean’s Twelve, Ocean’s Thirteen). Ora tocca a Sandra Bullock e Cate Blanchett riformare la squadra. Ma questa volta in rosa. Ocean’s 8 nasce da un periodo storico molto particolare (lo scandalo Weinstein e il movimento Mee Too) e prova a rilanciare un nuovo franchise “cult”. Soderbergh si limita alla produzione e in cabina di regia arriva Gary Ross (Pleasantville, Hunger Games). Con un cast pazzesco a disposizione (Sandra Bullock, Cate Blanchett, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway, Rihanna), l’operazione sembrava assolutamente vincente. Ma qualcosa (forse) è andato storto. Intendiamoci, Ocean’s 8 è simpatico, veloce e fila liscio come l’olio, ma con un materiale così “glamour” ci aspettavamo qualcosa di più. Primo problema, la regia. Gary Ross prova a “rifare” Steven Soderbergh copiando lo stile, ma non riesce ad essere così efficace e qualche caduta di ritmo si sente eccome. Secondo problema, la sceneggiatura. La storia, un po’ troppo meccanica, non offre particolari nuovi spunti, anzi risulta avere la stessa identica struttura della trilogia originale e, cosa ben più grave, manca un vero “villain” (una sorta di Andy Garcia al femminile). Anche il “colpo di scena” finale non risolleva il film dal baratro del già visto. Resta comunque un prodotto estivo che in qualche modo si lascia guardare (grazie alla classe delle protagoniste), ma difficilmente rimarrà nella memoria. Aridatece Clooney e Pitt !!!

trash
“una regia poco ispirata e una sceneggiatura senza grinta”

cult
“il “glamour” delle protagoniste”

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