Hereditary (2018)

A CASA TUTTI BENE

Il “caso” Hereditary è finalmente sbarcato anche in Italia dopo la trionfale presentazione al Sundance Film Festival. Opera prima del giovane regista Ari Aster, racconta la storia di una famiglia costretta ad affrontare un grave lutto. La tragica circostanza porterà a galla agghiaccianti misteri. Ok, voglio essere onesto, Hereditary è un film pazzesco. Nella sua lunga durata (più di due ore), il regista ci accompagna su una giostra che parte lenta, anzi lentissima e che aumenta con il passare dei minuti, fino ad un finale vorticoso e sconvolgente. Senza dimenticare i grandi horror del passato (su tutti Rosemary’s Baby, L’Esorcista e Shining), Aster padroneggia con grande classe la macchina da presa e riesce veramente a spaventarci, senza ricorrere a jump scare banali o scontati. La paura che aleggia per tutta la pellicola è una paura ancestrale e misteriosa che penetra sotto pelle e nello stomaco. Una grande prova di una maturità cinematografica e artistica, ampliata da un cast in stato di grazia, in particolare una mastodontica Toni Collette, attrice straordinaria che resterà per molto tempo nella nostra testa. Un film intelligente e disturbante che diventerà col tempo un cult assoluto.

trash
“tutti i prossimi horror che verranno dopo Hereditary”

cult
“una mastodontica Toni Collette”

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