Ride (2018)

RIDE CLUB

Che il cinema italiano non riesca ad uscire da una sorta di buco nero artistico, ormai è cosa nota. Solite commedie (piatte), soliti registi (piatti), soliti personaggi (piatti), solite storie (piatte). Ma ogni tanto (purtroppo non tanto spesso) arriva la sorpresa che riaccende la speranza. La sorpresa che ti fa sperare in un futuro del cinema italiano migliore. La sorpresa che non ti aspetti. Oggi la sorpresa si chiama Ride. Il duo Fabio Guaglione/Fabio Resinaro, registi e sceneggiatori di quel piccolo gioiello di Mine, scrivono e producono un action-fanta-thriller italiano, ma dall’anima internazionale. Aiutati dal regista Jacopo Rondinelli, Guaglione e Resinaro riescono a realizzare un film assolutamente anomalo per il panorama cinematografico del Bel paese centrando perfettamente l’obiettivo. La storia è quella di due bikers professionisti che vengono “reclutati” per partecipare ad una gara mozzafiato in mezzo alla natura incontaminata. Ma la gara avrà delle regole. Meglio non dire altro. Tramite l’utilizzo di videocamere Gopro, Rondinelli ci scaraventa in un terreno di gioco dove niente è quello che sembra, tra corse spericolate e monoliti ultratecnologici. Ottimo anche il cast, a partire dai protagonisti Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes perfettamente caratterizzati. C’è qualcosa di nuovo in Italia. Qualcosa che, speriamo, potrebbe diventare il primo universo cinematografico italiano. Scusate se è poco.

trash
“una leggera “confusione” in alcune scene”

cult
“Ride è cult !!!”

logotrailer