Venom (2018)

IL TUO VENOM DELLA PORTA ACCANTO

Venom, il primo film Sony dedicato ai nemici di Spider-Man, è una chiavica. Scusate la schiettezza, ma non ci sono altre parole per definirlo. Doveva essere un film dark, violento, pauroso, minaccioso, estremo. In realtà è comico, leggero, piatto, ridicolo. Della serie, chi ben incomincia…. E pensare che le premesse per fare un film della madonna c’erano tutte: Una grande fumetto come base, Tom Hardy come protagonista, il divieto ai minori (in realtà potrebbero proiettarlo addirittura in canonica dal prete), grandi scene action. Non voglio sparare sulla croce rossa, ma qui non c’è niente di quello promesso dalla Sony e dal regista Ruben Fleischer. Esatto, Ruben Fleischer, il principale responsabile di questo scempio. La sua regia è talmente anonima e noiosa che in confronto l’Angelus del Papa la domenica è più sconvolgente. Mancano idee, manca la grinta. E lasciamo stare la sceneggiatura, tremendamente penosa e “vecchia” che manco gli anziani al bar riescono a scrivere. E Tom Hardy? Tom Hardy fa quello che può, ma qui è veramente imbarazzante. Un incrocio tra un ubriaco, Nicolas Cage e Jim Carrey in The Mask. Rimane ancora un grandissimo attore, per carità, ma in questo film non siamo neanche al minimo sindacale. Ok, ma gli effetti speciali saranno ultra-mega-iper spettacolari, giusto? Assolutamente no. Capisco non fosse facile ricreare il simbionte, ma la CGI è talmente scialba che lo scontro finale (che doveva essere stra-epico) è un casino totale. L’unica parte che si salva è la scena post-credit dove viene introdotto il villain del sequel. Oddio, un sequel? Purtroppo sì. Che Spider-Man ci aiuti.

trash
“Venom”

cult
“L’Angelus del Papa la domenica”

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