GOOD BOY di Ben Leonberg (2025)
Un cane dovrà affrontare un presenza maligna che minaccia il suo padrone.
Cuore di cane (e di tenebra). Essere migliori amici e esserlo fino alla fine. Condividendo momenti belli e momenti brutti e affrontando forze terrene e forze paranormali. Anche sei hai 4 zampe anziché 2. Micro budget e caso cinematografico dell’anno americano. Ben Leonberg e cane, costruiscono una ghost story casalinga ad altezza canina che in realtà nasconde un viaggio oscuro tra amicizia, amore, perdita e accettazione. Intendiamoci, niente di straordinario o rivoluzionario e la parte finale mostra tutti i suoi limiti di budget, ma gli occhi di Indy penetrano nel nostro cuore. Con una scena finale che è una mazzata. E comunque riesce a dare 20 a 0 a quasi tutti gli horror commerciali degli ultimi anni. Chapeau.
