Deadpool 2 (2018)

KICK-ASS !!!

Nel 2016, Deadpool di Tim Miller riuscì a rinfrescare il genere dei cinecomics con gag politicamente scorrette, tanta azione e violenza. Un’operazione geniale voluta fortemente da Ryan Reynolds che è rimasta, in qualche modo, nella storia. 2 anni dopo ecco il sequel. Cambio di regia (fuori Tim Miller, dentro David Leitch), ma stessi elementi del primo capitolo per un’avventura ancora più sboccata e scatenata. Ma non è tutto oro quel che luccica. Se da una parte il meccanismo anarchico funziona ancora, dall’altra si rischia di inchiodare gli ingranaggi a causa di una sceneggiatura un po’ tirata, basata troppo sul lato comico. L’azione c’è ed è girata perfettamente (la scena nella prigione dei mutanti è tecnicamente ineccepibile), ma il gioco che risultava divertente nel primo film, qui acquista un certa “pesantezza”, tanto da diventare a tratti noioso. Ryan Reynolds fa bene il suo lavoro e risulta meno “fastidioso” rispetto ad altre volte, ma alcune scenette si potevano tranquillamente sforbiciare (soprattutto nel finale). Buoni comunque i nuovi ingressi del cast, tra cui un roccioso Josh Brolin (che qui spacca, ma il suo Cable non ha il carisma di Thanos) e una spumeggiante Zazie Beetz nel ruolo della fortunata Domino. Al di là di tutto, Deadpool 2 rimane comunque un ottimo esempio di cinecomics sovversivo e irriverente, capace di regalare momenti veramente geniali (su tutto le sequenze post-credits sono tra le migliori in assoluto). Peccato per quei 20 minuti di troppo. Vabbè.

trash
“manca la freschezza del primo film e il minutaggio non aiuta!!!”

cult
“la scena all’interno della prigione dei mutanti e tutte le sequenze post-credits”

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